Compagnia della Quercia 5 e 6 Marzo 2016
L’opportunità di mettersi in gioco è il filo conduttore che lega tutti coloro che fan parte dell’associazione Scout e anche chi entra in contatto con lo scoutismo.
In branca R le porte che si aprono di fronte a noi e che decidiamo di aprire sono davvero infinte come lo è la strada che abbiamo innanzi.
Quest’anno, come tutti gli anni, ci sono stati concessi dei giorni dove ogni scout d’Italia può organizzare un campo di due giorni aperto a noi Rover, chiamato Officina.
In queste giornate gruppi di persone che desiderano sperimentare e approfondire un argomento o proporre delle attività, possono organizzarle dando ad esse un tema prestabilito. Dopodiché, ogni singolo componente delle diverse compagnie d’Italia può sbizzarrirsi nella scelta e prender parte a uno di questi campi tematici. Quest’anno abbiamo deciso di metterci in gioco – Marco, Ilaria, Morgana, Elena, Giulia e Giorgio – nell’organizzare un’officina volta al superamento dei limiti personali, interamente svolta “a testa in giù” appesi ad una parete. Carichi di energia ci siamo messi alla prova con il tentativo di voler offrire a tutt’Italia un’officina che riuscisse, tramite l’arrampicata, la fatica, il sudore, lo sforzo e la paura, a dare un nome, un volto a queste sensazioni presenti in diversi momenti della nostra vita, differenti in base al contesto in cui siamo immersi. La consapevolezza e l’ascolto dei propri limiti, unito ovviamente al divertimento, allo sport e alla condivisione hanno caratterizzato l’intera Officina. In queste giornate sono state proposte ai dieci ragazzi che hanno partecipato, attività sportive di arrampicata nelle palestre della bergamasca in entrambe le giornate, alternate a momenti di riflessione e condivisione riguardo alla consapevolezza dei limiti personali, che ogni essere vivente possiede, prendendo come spunto le sensazioni dell’arrampicata. È stata una vera e propria “scalata” tra sforzo, sguardi interiori, condivisione e sorrisi all’ interno di un gruppo creatosi in 24 ore, composto da 20 tra ragazzi, organizzatori e aiutanti. Il risultato di quest’Officina è stato gratificante sia per noi che per chi ha partecipato, grazie alla cooperazione di ogni singolo componente e alla voglia di mettersi in gioco. Tutto ciò è stato per noi una grandissima occasione per ampliare i nostri orizzonti, per conoscere e ascoltare e soprattutto un mezzo per la nostra crescita all’interno del mondo.
L’Officina è stata un’opportunità tra le tante che il mondo Scout ci propone e che ci rende tutti fieri di esser parte di questa grande famiglia.
Grazie a tutti.